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BREST

Aggiornamento: 28 gen 2022

Antonella Roncarolo


" Il futuro non si costruisce con gli edifici, ma con le idee."


Coraggio, onore, amore per la patria, disperazione, speranza. La guerra sconvolge gli animi, arma i cuori, accelera i tempi naturali delle relazioni, esaspera le emozioni. Non c’è tempo per innamorarsi, per stringere dei veri rapporti amicali, per piangersi addosso. Quello che bisogna fare è resistere, combattere, mettere a repentaglio la propria vita in nome di una Polonia libera e indipendente. Vida e Janusz sono giovani, sono polacchi e sono innamorati. Il 1° settembre 1939 Adolf Hitler invade la Polonia e la guerra li costringe a separarsi. Comincia così un lungo viaggio tra le fila del Secondo Corpo d’Armata e la Resistenza polacca, attraverso Russia, Oriente, Africa, Italia e Inghilterra, tra gesta eroiche e tradimenti, alla ricerca della patria e dell’amore perduti.



Se mi dovessero chiedere di descrivere la parola "Resistenza", io direi BREST. Una città che è stata privata della sua patria, della sua Polonia.. un paese che ha perso la sua dignità e la sua essenza, diventato un insieme di frammenti di un puzzle. Polonia non ha mai conosciuto la pace durante la guerra, ha perso i suoi eroi, che hanno combattuto per la patria e la libertà.. quel popolo di cui nessuno avrebbe mai raccontato.

Questo libro racchiude storie di persone comuni, che hanno combattuto, sperato nella disperazione e soprattutto hanno continuato ad amare sotto le macerie. Un popolo che anche dopo la guerra, si è sentito perso e senza una casa, una Polonia che non sarebbe mai più stata come prima.

E poi c'è la storia tra Vida e Janusz, due giovani polacchi che invece di vivere d'amore hanno vissuto il sapore di una guerra amara, che li ha costretti a separarsi per sempre. Janusz dapprima combatte contro i tedeschi nella resistenza, per poi ritrovarsi nella morsa dei russi che hanno messo in fuga i nazisti da Brest. Ma invece di liberarla, fu trasformata in una prigionia per i polacchi. Imprigionato e torturato, Janusz vivrà sofferenze inflitte dall'esercito russo, quello in cui tanto credeva Vida, che non si è mai data per vinta alla ricerca del suo amato. Rimasta sola e senza una famiglia, combatterà per la sua causa.


Un libro intenso che fa onore alla città di Brest, oggi una città della Bielorussia. L'autrice è riuscita a dar volto a quelle persone che hanno combattuto per il proprio paese e vissuto con grande coraggio. I loro occhi hanno visto gli orrori che noi potremmo solo leggere attraverso le parole incise in un libro. Un viaggio che scorre pagina dopo pagina tra le fila del Secondo Corpo d’Armata e la Resistenza Polacca. Brest è una di quelle storie che ti tocca il cuore e fa vivere forti emozioni attraverso fatti realmente accaduti e adattati da Antonella. Alcune testimonianze fanno da sfondo a questo libro. Un libro intenso e accurato che mi ha portato a conoscere un paese dimenticato.


Brest nella storia


Brest è una città della Bielorussia, al confine con la Polonia, di 340 141 abitanti. È la capitale della regione di Brėst. La prima volta che è stata nominata è nell'anno 1019, al tempo della guerra tra la città di Kiev e le altre città russe. Brėst è storicamente nota con il nome russo di epoca zarista, Brest Litovsk.


Brėst è attraversata dal fiume Muchavec che, nella parte occidentale della città presso la fortezza, sfocia nel Bug Occidentale. Quest'ultimo corso d'acqua, oltre ad essere la naturale barriera occidentale del tessuto urbano cittadino, funge anche da confine vero e proprio tra Bielorussia e Polonia, eccezion fatta per una piccola porzione di territorio presso la fortezza.


Fondata dagli Slavi, nel 1019 Berestye, così come attesta la Cronaca degli anni passati, fu conquistata dalla Rus' di Kiev. A lungo contesa tra i Polacchi, nel 1241 Brėst venne distrutta dai Mongoli. A partire dal 1275 l'area venne di nuovo abitata e successivamente entrò nell'orbita del Granducato di Lituania. Attaccata dai cavalieri teutonici nel 1379, undici anni dopo Brėst godè del diritto di Magdeburgo, prima fra tutte le città dell'attuale Bielorussia.

Con l'annessione di Brėst allo stato lituano l'importanza della città crebbe sia nell'ambito commerciale, grazie anche all'arrivo in città di numerose famiglie ebree dalla Germania, sia in quello militare, come presidio fortificato. Nel 1566, per decreto del re polacco Sigismondo II Augusto, divenne sede del voivodato omonimo. Tre anni dopo, con la nascita della Confederazione polacco-lituana la città venne ribattezzata Brest-Litovsk. Durante l'unione dei regni di Polonia e Svezia si tennero in città alcune diete, mentre nel 1594 e nel 1596 Brest-Litovsk ospitò due importanti concili dei vescovi cattolici e ortodossi delle regioni circostanti. In particolare il concilio del 1596 darà vita all'Unione di Brest e alla successiva nascita della Chiesa Uniate.

Nel 1657 e nel 1706 Brest-Litovsk venne occupata dalle truppe svedesi, mentre il 13 gennaio 1660 la città e il castello vennero assalti e conquistati dalle truppe moscovite. Il 19 settembre 1794, nel corso della rivolta di Kościuszko, Brest-Litovsk fu nuovamente teatro di una battaglia che vide contrapposte le truppe russe guidate dal generale Suvorov opposte a quelle del generale Sierakowski. L'anno seguente, nel corso della terza spartizione della Polonia, Brest-Litovsk entrò a far parte dell'Impero russo.

Nel corso del XIX secolo le autorità militari russe rivoluzionarono drasticamente il volto di Brest-Litovsk. Gran parte della città vecchia venne infatti demolito, così come il castello reale polacco, mentre le fortificazioni preesistenti vennero rafforzate e ingrandite, rendendo così Brest-Litovsk una delle più munite piazzeforti dell'Impero russo. Nel corso della prima guerra mondiale venne occupata dall'esercito tedesco il 26 agosto 1915 dopoché le forze russe avevano abbandonato la città in una manovra di progressivo arretramento del fronte. Nel marzo 1918, all'interno della fortezza di Brest-Litovsk venne firmato il trattato di pace tra la Russia sovietica e gli Imperi centrali. Nel corso dello stesso anno la città si trovò al centro dei turbinosi eventi che caratterizzarono queste regioni dell'ormai dissolto Impero russo. In pochi mesi infatti Brest-Litovsk venne dapprima annessa all'autoproclamata Repubblica Popolare Bielorussa e successivamente alla Repubblica Popolare Ucraina.

Nel 1920 Brest-Litovsk venne annessa alla ricostituita repubblica polacca e ribattezzata Brześć nad Bugiem il 20 marzo 1923. Con la ricostituzione dello stato polacco la locale comunità ebraica, oppressa e discriminata durante la dominazione russa, poté godere di una relativa libertà e prosperità. Furono aperte scuole ed istituzioni ebraiche, mentre ben l'80,3% delle imprese private della città erano di proprietà di Ebrei.


Lo scoppio del secondo conflitto mondiale nel settembre 1939 segnerà indelebilmente la storia della città. A difesa di Brześć vi erano infatti solamente quattro battaglioni di fanteria dell'esercito polacco guidati dal generale Konstanty Plisowski che dopo quattro giorni di intensi combattimenti furono costretti ad arrendersi alle truppe corazzate del suo omologo tedesco Heinz Guderian. Nel giorno stesso della resa della città (17 settembre 1939) le truppe sovietiche invasero a loro volta la Polonia e, in accordo alle clausole del patto Molotov-Ribbentrop, presero possesso della città. Da questa data iniziò per l'élite e la borghesia polacca cittadina un lungo periodo di persecuzioni e deportazioni perpetrate dalle autorità militari sovietiche.

Il 22 giugno 1941 Brėst venne attaccata dalla Wehrmacht nel giorno dell'inizio dell'Operazione Barbarossa. Dopo una difesa disperata durata sei giorni, nel corso della quale perirono quasi tutti gli assediati, la fortezza di Brėst cadde. Dopo la ritirata dei sovietici la città venne annessa al Reichskommissariat Ukraine e la sua popolazione ebraica, circa 20,000 persone, venne confinata in un ghetto. L'anno seguente pressoché tutti gli ebrei di Brėst vennero assassinati dai nazisti in una serie di eccidi. È del 17 gennaio 2019 il ritrovamento di un'ennesima fossa comune con i resti di almeno 700 ebrei uccisi durante l'Olocausto.[1] L'Armata Rossa riconquistò la città il 28 giugno 1944.

In base agli accordi stipulati nel corso della Conferenza di Jalta, Brėst venne assegnata all'Unione Sovietica e assegnata al territorio della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa. In virtù della sua nuova posizione geografica, ovvero sia al confine tra URSS e Polonia, lungo la principale arteria di comunicazione tra Mosca e Varsavia, Brėst diventerà a partire dal secondo dopoguerra un importante snodo stradale e ferroviario. Dal 1991 fa parte della Bielorussia indipendente, della quale continua ad essere la principale porta d'ingresso ad ovest.


Dettagli prodotto

  • Editore : Infinito Edizioni (12 novembre 2020)

  • Genere : Narrativa storica

  • Pagine : 204

  • Formato : Cartaceo - Copertina flessibile € 14,25

  • Kindle : € 4,99



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