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BLACK BIRD - I colori del cielo

Aggiornamento: 28 gen 2022

Anne Blankman


"Valentina si chiese dove fossero finiti gli uccelli. Nel cielo non c'erano le ghiandaie che si rincorrevano tra le nuvole. Non c'erano nemmeno i merli e i passeri. Tutti gli uccelli di Pripyat sembravano essere scomparsi. Il cielo era vuoto. Ad eccezione di un bagliore rosso cremisi in lontananza".


Una storia di sopravvivenza e di un’amicizia senza tempo, che nasce sotto la rossa nube del disastro nucleare di Chernobyl e attraversa odio, intolleranza, antisemitismo e oppressione.


È una mattina di primavera, quando Valentina Kaplan e Oksana Savchenko si svegliano sotto un denso cielo rosso. Il reattore della vicina centrale nucleare di Chernobyl è esploso.

Valentina vuole diventare ingegnere, Oksana un’artista. La prima è di origine ebraica, la seconda è cresciuta in una famiglia piena di pregiudizi nei confronti degli ebrei.

Due personalità diverse, opposte, che si detestano. Ma, ancora prima di capire cos’è successo, ancora prima di rendersi conto che le loro vite non saranno mai più le stesse, le due ragazze si ritrovano in fuga, insieme, su un treno che le porterà lontano. Oksana dovrà fare i conti con le bugie che i genitori le hanno raccontato per tutta la vita, Valentina deve proteggere il segreto di sua nonna, che potrebbe mettere in pericolo le loro vite. Ed entrambe scoprono di avere qualcosa che hanno sempre desiderato: una migliore amica. Il calore dell'amicizia nella lotta per la sopravvivenza.

"In lontananza, il fumo bluastro ondeggiava sopra il reattore. In alcuni punti, le strade erano bianche di schiuma; sembrava acqua densa e insaponata. Valentina si chiese da dove venisse. Faceva parte delle radiazioni? Sapeva di non poterlo chiedere in mezzo alla strada.

C'erano poliziotti ad ogni angolo. I bambini andavano in bicicletta, saltavano la corda e giocavano all'ingresso dei palazzi. Alcuni ridevano e scivolavano sulla schiuma".



Ispirato ad una storia vera, l'autrice dà vita ad un libro commovente, potente e soprattutto reale! Qui si parla di un'amicizia fragile, che non è nata in un parco giochi, non è nata a scuola, ma è sbocciata sulle rovine del reattore della vicina centrale nucleare di Chernobyl, che quel maledetto 26 aprile del 1986 è esploso e ha risvegliato la popolazione di Pripyat sotto un denso cielo rosso pieno di radiazioni.

Non era un semplice incendio come si credeva, ma era l'inizio di un evento che avrebbe cambiato il mondo per sempre e di questo in fondo Valentina e Oksana ne erano consapevoli.


Due ragazzine e compagne di classe di 12 anni, molto diverse tra loro, nate e cresciute durante l'Unione sovietica, sotto gli occhi di una società comunista che non le avrebbe mai fatte diventare amiche, perché Valentina Kaplan è ebrea, mentre Oksana Savchenko fa parte dei giovani pionieri, fiera come suo padre di portare la spilla con l'effigie di Vladimir Lenin.


Per lei gli ebrei, come diceva suo padre, erano tutti intrusi e bugiardi che li osservano e cercano il modo di rubare il loro lavoro, proprio come ha fatto il padre di Valentina l'anno prima, ottenendo una promozione alla centrale nucleare, che avrebbe tanto voluto il padre di Oksana. Quella maledetta centrale che li ha portato via tutto, cambiando le carte in tavola, destinate a fuggire e a lasciare il loro paese per sempre che le porterà a Leningrado, più precisamente dalla nonna di Valentina, quella donna che non ha mai avuto l'occasione di conoscere, ritenuta da sua mamma pericolosa. Una donna che tiene un segreto nascosto nel suo cuore da tutta la vita.


Così Oksana, che è cresciuta in una famiglia piena di pregiudizi nei confronti degli ebrei, si ritroverà catapultata in una realtà che le farà capire che chi di solito è dipinto come cattivo non lo deve essere per forza e comunque, cosi come lo è stata lei.

Oksana e Valentina impareranno a conoscersi e capire finalmente che l’amico vero è colui con cui si può parlare senza filtri, a cui sai di poter contare su di lui, che ti saprà dire anche quando sbagli, che può farti vedere le cose in un'altra prospettiva; non è detto che deve essere un rapporto estremamente affettuoso e pacifico, i litigi sono inevitabili, ma l’amico vero non ti lascia per qualsiasi motivo e lo trovi sempre accanto a te, anche se la tua strada è piena di ostacoli.



"Black Bird" è un libro che racconta la realtà attraverso gli occhi di due ragazzine a cui viene sconvolta la loro vita all'improvviso.


Pagina dopo pagina si respira l'Ucraina di un tempo, che con gli anni non è poi cosi cambiata, soprattutto nelle campagne dove il tempo si è quasi fermato.


Molte convinzioni sono radicate ancora oggi nella terra che io ho vissuto sulla mia pelle. Come Valentina e Oksana, fino all'età di dieci anni ho avuto modo di vivere in prima persona l'atmosfera che si respira in Ucraina. Mi ritengo una persona fortunata di aver vissuto a pieno la mia infanzia nella mia città natale. Un' infanzia felice e spensierata per la vita semplice, ma cosi come le due protagoniste, ho imparato i valori veri della famiglia e del rispetto verso il proprio paese, che vengono insegnati a scuola e che scorrono anche oggi nelle mie vene.

Un libro che mi ha acceso tanti ricordi sul mio paese, un sopravvissuto proprio come lo è tutto il popolo ucraino. Distrutto dapprima dalla guerra mondiale e in seguito dalle radiazioni.


Un libro senza tempo ed adatto a tutte le età. Affrontare paure sconosciute può sembrare per i bambini insormontabile, angosciante e senza soluzione. Questo libro offre al lettore un punto di vista prezioso sulle paure legate alla malattia e alla sofferenza, per comprendere che nelle difficoltà non bisogna mai rimanere soli e che quando si ha qualcuno si è sempre in grado di trovare una vita d'uscita.


All'interno troviamo due piani temporali, gli anni della seconda guerra mondiale e gli effetti dell'esplosione di Chernobyl, in cui si affrontano molti temi importanti e potenti che ancora oggi fanno parte del nostro presente come l'antisemitismo che non è mai terminato con la seconda guerra mondiale, il bullismo, la violenza domestica.



Oksana e Valentina sono nate e cresciute durante l'Unione sovietica, un regime dittatoriale in cui una parola di troppo era pericolosa. Un paese progressista che non opprimeva ogni tipo di religione, perché il potere più alto era la madre patria, non la fede. Convinzioni e trucchi che venivano usate contro la popolazione per distrarli su ciò che realmente accadeva. Una realtà sbagliata. Quella stessa bandiera rossa con falce e martello chi gli avrebbe dovuti proteggere, ha tenuto nascosto per giorni alla popolazione il disastro che stava accadendo davanti ai loro stessi occhi.



Anne Blankman

Anne Blankman è cresciuta in una piccola città vicino ad Albany, New York. Quando non scriveva e leggeva, prendeva lezioni di danza classica, scherma e nuoto. Si è laureata in Inglese all'Union College. Dopo un master in Scienze dell'informazione, ha iniziato a lavorare come bibliotecaria. Ha debuttato come scrittrice di romanzi per ragazzi nel 2014 con il libro Prisoner of Night and Fog. Vive a Richmond, in Virginia, con suo marito e migliore amico, la loro figlia e tanti, tanti libri.


Dettagli prodotto

  • Editore : Giunti Editore (13 gennaio 2021)

  • Copertina flessibile : 352 pagine

  • Genere : Narrativa per ragazzi - tematiche: Amicizia, Cambiamenti climatici, problemi sociali e familiari

  • Prezzo Cartaceo : € 13,30

  • Prezzo Kindle : € 8,99




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